CLOCKWORK KNIGHT

GENERE: Platform | PRODUTTORE: SEGA | SVILUPPATORE: interno | GIOCATORI: 1 | ANNO: 1994
"Più sono grandi e più rumore fanno quando cadono". Un vecchio adagio in grado di calzare drammaticamente a pennello su quella SEGA che, al termine del 1994, si apprestava a lanciare sul mercato il Saturn, l'attesissimo successore del popolare Mega Drive. Tra la valanga di errori che la casa di Tokyo inanellò con il suo 32 bit, il più clamoroso fu senza dubbio l'abbandono di quella che era la sua mascotte ufficiale nonché personaggio più famoso. Niente Sonic sul Saturn!, una scelta talmente perentoria da poter essere addirittura usata come slogan.

Epperò, un classico gioco di piattaforme con un protagonista accattivante e rassicurante, così da poter vendere la console con gli anelli anche alle famiglie con pargoli, serviva come il pane. Per questo Sir Tongara De Pepperouchau III venne recuperato dallo scrigno dei progetti abortiti e scaraventato dentro uno dei titoli che accompagnarono la grigia macchina SEGA durante i primi, difficili, giorni della sua permanenza sul mercato. All'epoca sembrò una trovata coraggiosa. Oggi, dopo aver ripreso in mano il pad per completarne i tredici livelli, l'unica definizione che viene in mente è quella di "clamoroso passo falso".

Clockwork Knight, sulla carta, aveva tutto per imporsi come nuovo peso massimo della nascente generazione a 32 bit: un'ambientazione fascinosissima (i protagonisti erano giocattoli che prendevano vita e si muovevano all'interno di una gigantesca magione immortalata durante il suggestivo periodo delle festività natalizie), un protagonista caratterizzato in maniera gustosa (Tongara era infatti una versione in miniatura di Don Chisciotte De La Mancia, con le stesse fisime e la medesima imbranataggine) ed un apparato audiovisivo che bene esemplificava le notevoli potenzialità della nuova macchina della fu grande "S" (le strutture dei livelli ed i nemici finali erano composti interamente da poligoni texturmappati, con abbondanza di spettacolari effetti di zoom e rotazioni, mentre tutto il resto era realizzato mediante dettagliatissima grafica bidimensionale precalcolata).

Eppure, all'atto pratico, si intuiva immediatamente che qualcosa non funzionava. Tongara si muoveva in maniera lenta ed impacciata e la risposta ai comandi non era certo perfetta. Le sue abilità (come quella di poter trasportare oggetti e cattivi storditi) non solo non venivano approfondite, ma non erano nemmeno indispensabili per proseguire. Le aree di gioco erano troppo lineari ed avare di trovate e situazioni interessanti. La calibrazione della difficoltà era poco equilibrata. E, peggio ancora, gli sviluppatori avevano riutilizzato una serie di fastidiosissimi trucchetti (che si credevano sepolti assieme ai vecchi platform a 16 bit) per aumentare in maniera artificiale la carente longevità, come un limite di tempo assurdamente stretto, l'impossibilità di salvare la propria posizione e la costrizione a ricominciare una sezione da capo una volta persa una vita. Insomma, in Clockwork Knight, proprio l'elemento più importante, e cioè l'impianto di gioco, lasciava drammaticamente a desiderare. Chiunque aveva l'occasione di provare in maniera approfondita l'opera della grande compagnia nipponica, rimaneva con la desolante sensazione di aver abbandonato una barca vecchia che navigava a gonfie vele (Donkey Kong Country sul piccolo SNES, ad esempio) per una nuova che non riusciva nemmeno a restare a galla.

Clockwork Knight rappresentò un'occasione d'oro che la frettolosa e confusa SEGA di quel periodo si affrettò a perdere. Perché, potenzialmente, il maldestro Tongara poteva davvero essere quell'erede del supersonico porcospino blu che i dirigenti nipponici avevano immaginato. Ma la superficialità e la carenza di idee con la quale era stato realizzato resero impossibile qualsiasi successione al trono. Nemmeno il seguito (uscito un anno dopo) riuscirà a colmare le lacune di una serie nata col piede giusto ma inciampata non appena arrivata sotto le implacabili luci al neon dei negozi.
Andrea Corritore
Clockwork Knight

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