GANBARE GOEMON 2

GENERE: Platform | PRODUTTORE: Konami | SVILUPPATORE: interno | GIOCATORI: 1-2 | ANNO: 1993
Nel 1854, il commodoro americano Matthew Perry firmò con i rappresentanti dello shogunato la convenzione di Nakagawa, grazie alla quale, per la prima volta, si stabilivano intensi rapporti commerciali tra il Giappone ed una potenza straniera, gli Stati Uniti. Atto, questo, che sancì l'apertura del paese del Sol Levante verso l'esterno dopo secoli di semi-isolamento. Un evento di portata storica. Di cui, il secondo capitolo della saga di Gambare Goemon uscito su Super Famicom, svela finalmente tutti i retroscena. Lo “straniero” non era un accigliato ed austero ufficiale di Marina, ma un biondo psicopatico con kimono chiamato McGuinness. I suoi uomini, al posto della divisa d'ordinanza, indossavano ridicoli costumi da conigli bianchi giganti. Ed il vero scopo della spedizione non era stabilire un accordo mercantile ma stravolgere ed occidentalizzare lo stile di vita della popolazione nipponica. Non sia mai. Ecco perchè Goemon ed il suo scalcagnato compare Ebisumaru (per la prima volta affiancati dal ninja robotico Sasuke, ultima creazione del vecchio inventore maniaco Monoshiri Jisan) vengono assoldati dallo Shogun per risolvere la questione.

Da queste premesse totalmente fuori di testa, Konami nel 1993 tira fuori dal cilindro un inaspettato piccolo capolavoro. Ganbare Goemon 2 (sottotitolato Kiterestu Shougun McGuinness, cioè “Il misterioso generale McGuinness”) è il prototipo del seguito perfetto: prende quanto di buono c'era nel primo capitolo e lo espande, lo migliora e vi aggiunge nuove caratteristiche sviluppando le potenzialità inespresse del predecessore. Ed il risultato è maestoso. Dopo aver scelto il proprio personaggio (unico difetto: non è possibile cambiarlo sino all'avvio di una nuova partita) fra i tre disponibili, il giocatore è chiamato ad affrontare quaranta livelli di pura estasi piattaformica. In maniera simile a Super Mario World, ci si sposta su una mappa con visuale dall'alto che rappresenta i sei mondi che formano l'avventura. In ogni mondo ci sono delle città da esplorare dove interagire con una nutrita schiera di personaggi non giocanti, acquistare armature e cibo per ripristinare l'energia persa, dormire (e salvare la partita) nelle locande e, soprattutto, partecipare ad una mole sconsiderata di mini-giochi ai quali vincere soldi ed oggetti utili. Ce ne sono talmente tanti da giustificare l'esistenza di un'intero villaggio segreto deputato esclusivamente ad essi dove, tra le altre cose, è possibile giocare una riproduzione del secondo livello di Xexex o imbattersi in caricature di altri famosi personaggi-simbolo della casa nipponica. L'introduzione degli scontri con i guardiani finali a bordo dell'Impact, un gigantesco robot dall'espressione beota, chiude in maniera esaltante e con un'orgia di effetti pseudo tridimensionali in Mode 7 il cerchio delle meccaniche ludiche alternative a quelle principali.

Ma il vero punto di forza di Ganbare Goemon 2 è rappresentato dai livelli a scorrimento multidirezionale, grandiosi esempi di inarrivabile maestria concettuale e strutturale. Ogni area è un microcosmo di complessità, inventiva e varietà mozzafiato. Non c'è una sezione simile ad un'altra e la presenza di diversi passaggi nascosti e strade alternative stimola ancor di più le sinapsi del giocatore, già arroventate da dinamiche ludiche incandescenti esposte con una perfezione formale (controlli, collisioni, difficoltà, bilanciamento) immacolata. In virtù di ciò, Ganbare Goemon 2 è un'opera meravigliosamente affascinante, capace di dispensare divertimento e coinvolgimento in dosi massicce ed in grado di lasciare sempre una divertita espressione di stupore sul volto di chi vi si approccia.

Ganbare Goemon 2 è figlio di una passione sconfinata e viscerale per il videogioco, esplicitata dalla cura certosina riposta in ogni minimo particolare a partire da una realizzazione tecnica di primissimo ordine, con gran sfoggio di dettagli e colori vivissimi che vanno ad animare un mondo vibrante e straordinariamente caratterizzato. Tutto questo non ha però impedito a Konami di confinare il gioco nella sola terra del Sol Levante, privandolo di una versione occidentale in lingua comprensibile. Un'ennesima ingiustizia alla quale, oggi, si può finalmente porre rimedio togliendo la patina di oblio che smorzava la brillantezza di una delle gemme più preziose incastonate in quella corona che è la ludoteca del Super Famicom.
Andrea Corritore
Ganbare Goemon 2

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