SOLDIER BLADE

GENERE: Shoot'em Up | PRODUTTORE: Hudson Soft | SVILUPPATORE: RED Entertainment | GIOCATORI: 1-2 | ANNO: 1992
Bastarono appena sei anni, alla saga di sparatutto classici di cui Soldier Blade è entusiasmante capitolo finale, per imporsi come una delle più convincenti e spettacolari fra le tante a disposizione del PC-Engine. Macchina questa che, del genere, è per altro da sempre culla d'elezione. Una serie iniziata con Star Soldier (su Famicom, nel 1986), che ha perso i primi denti da latte con Super Star Soldier (1990), si è diplomata con Final Soldier (1991) e, nel 1992, ha infine raggiunto la piena maturità, rendendo onore anche ad un supporto portentoso ma sempre sottovalutato come le piccole Hu-Cards.

Nel suo essere punto d'arrivo di un percorso inarrestabile, Soldier Blade riprende tutte le caratteristiche peculiari dei predecessori e le esalta oltre misura, limando dove è necessario e implementando dove prima quanto disponibile non bastava. Il tutto con una decisa spruzzata di carattere, che lo rende l'episodio più riconoscibile dei quattro. Scorrimento verticale velocissimo, orde apparentemente infinite di nemici, guardiani giganteschi e incazzatissimi ed un'azione furiosa che non lascia il tempo al giocatore neanche di tirare il fiato: questi i tratti fondanti della produzione Hudson Soft, un coacervo di qualità e quantità che lascia sovente a bocca aperta. A partire dalle meccaniche ludiche di base. Il Bias Drive, cioè il velivolo sotto il controllo del detentore del pad, è dotato di due velocità, modificabili con la pressione del tasto Select. Il suo arsenale è composto da tre tipi di armi diverse. Il cannone Vulcan (ad ampio raggio ma di scarsa potenza), le onde energetiche (media potenza e limitata direzionabilità) e la scarica elettrica (la più devastante del gioco). Ognuna di esse può essere potenziata su tre stadi, che rappresentano anche l'energia della nave: ad ogni impatto contro ostacoli del fondale, nemici o proiettili, l'armamento decrescerà di un grado, sino alla distruzione nel caso non si abbiano più riserve. Ciò consente di evitare l'inaffrontabilità del percorso una volta abbattuti, rendendo Soldier Blade uno sparatutto molto più godibile ed accessibile della media, sempre pronto a proporre un tasso di sfida adeguato alle capacità di chi vi si cimenta.

Godimento scaturito anche dall'efficacia magistrale con cui sono stati costruiti livelli, dinamiche delle ondate avversarie e percorsi comportamentali dei cattivi più importanti, ma anche dalla spettacolarità delle situazioni in cui si è catapultati, che riassumono tutti gli stereotipi del genere reinterpretandoli in modo indimenticabile. Sezioni attraversate alla velocità della luce tentando di evitare ciclopiche navi da trasporto, giganteschi meccanoidi da combattimento diretti inesorabilmente contro lo scafo del giocatore, stazioni spaziali sotto assedio, da percorrere uscendo ed entrando di continuo da e nelle loro imponenti strutture, sconfinati oceani da sorvolare cabrando e sparando a più non posso, basi militari estese quanto intere città: la varietà scenografica è costantemente fenomenale, in un crescendo di adrenalinica distruttività che culmina con il memorabile scontro finale, dove, tra la Luna e la Terra ci si ritrova a combattere contro un immenso ammasso di metallo che rappresenta probabilmente il più grosso sprite che gli esausti processori grafici del PC-Engine abbiano mai gestito. Una strabiliante direzione artistica figlia del talento del celebre illustratore Yuji Kaida che, ispiratissimo come al solito, per l'occasione realizza un piccolo gioiello a metà tra Choji Kuyosai Macross e Borgman 2049, capace di generare suggestioni mozzafiato pronte a regalare scosse telluriche non indifferenti all'apparato cardiovascolare di qualsiasi appassionato degno di questo nome.

Soldier Blade mette la parola fine alla serie in modo splendido. Non è esente da qualche piccola, perdonabile, ingenuità, ma il puro, infuocato divertimento che sa dispensare a piene mani con inusitata generosità, trova pochissimi eguali nella produzione media di genere per l'8 bit NEC. A meno, ovviamente, di non scomodare uno strano oggetto chiamato lettore CD-ROM...
Andrea Corritore
Soldier Blade

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